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Diritti umani: il caso Djalali

Diritti umani: il caso Djalali
Autore: Fabio Miceli - Redazione Battaglie Sociali
Data: 04/02/2018

ASS.COSCIONI AL MIN.ALFANO:

“Si muova per trasferimento Djalali in Italia per motivi umanitari"


La Corte suprema iraniana ha rivisto la condanna a morte del medico e ricercatore dell'Università del Piemonte Orientale, Ahmadreza Djalali, arrestato nel 2016 a Teheran con l’accusa di essere una spia. Amnesty International informa che Djalali resta detenuto e in precarie condizioni di salute.

Filomena Gallo e Marco Perduca candidati al Senato della Lista +Europa hanno dichiarato:
"Il caso Djalali è emblematico della mancanza di rispetto dei diritti umani in Iran, dove la giustizia è sommaria e assente la tutela della salute dei detenuti. Ci appelliamo al Ministro Alfano, non impegnato nella campagna elettorale, affinché convochi l'Ambasciatore iraniano chiedendo un trasferimento urgente di Djalali in Italia per motivi umanitari.


Negli ultimi mesi, l'Associazione Luca Coscioni ha sostenuto i vari appelli di Amnesty International e si è unita ai 75 premi Nobel e decine di parlamentari italiani per chiedere la liberazione di Djalali. Le gravi condizioni di salute impongono un coinvolgimento diretto del Governo italiano, storico partner economico dell'Iran, perché la questione venga risolta per motivi umanitari."




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